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CARTA DEI PRINCIPI

per l'educazione ambientale orientata
allo sviluppo sostenibile e consapevole

FIUGGI 24 Aprile 1997

L'umanità ha la capacità di educarsi a rendere lo sviluppo sostenibile e di garantire il soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future.

L'educazione può rendere le persone più sensibili rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e alle attitudini, alle abilità e ai comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile.

L'educazione ambientale coinvolge conoscenze, valori, comportamenti, esperienze dirette, sul funzionamento e sull'evoluzione degli ecosistemi naturali, sulle modificazioni indotte dalle attività umane, sul contributo della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica.

L'educazione ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività umane, risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, dinamiche della produzione, del consumo e della solidarietà.

L'educazione ambientale è globale, si protrae per tutta la durata dell'esistenza, prepara l'individuo alla vita, infonde fiducia che cambiare è possibile.

L'educazione ambientale comprende l'istruzione formale, la sensibilizzazione e la formazione.

La Carta dei principi dell'educazione ambientale in Italia orienta la ricerca, la riflessione, il confronto, la socializzazione per le scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile e si integra con un processo di rinnovamento delle strutture educative e del sistema formativo.

La Carta si rivolge ai cittadini di ogni età come alla Pubblica Amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle scuole come alle agenzie educative del territorio.

La Carta si rivolge alle bambine e ai bambini che sono soggetti propri e autonomi di educazione ambientale, cittadini di oggi e di domani.

Le bambine e i bambini, i soggetti in età evolutiva, hanno il diritto di formarsi una propria opinione, di esprimerla liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le risorse e lo sviluppo.

Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di equità di opportunità, fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici, nazionali e religiosi. Nelle attività di educazione ambientale vanno direttamente e continuamente coinvolte tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre.

L'educazione allo sviluppo sostenibile deve divenire un elemento strategico per la promozione di un comportamento critico e propositivo dei cittadini verso il proprio contesto ambientale.

L'educazione ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res publica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio.

Le attività ed iniziative di educazione ambientale, pur nella varietà di forme e stili organizzativi, pur senza pretese di esaustività:

· coinvolgono conoscenze, valori, comportamenti, esperienze dirette per il rispetto e l'interazione tra la pluralità delle forme di vita presenti nell'ambiente;

· hanno la possibilità di costruire e diffondere una cultura moderna "capace di futuro", capace cioè di andare oltre la dimensione dell' usa e getta e di ispirare le proprie azioni al "senso del limite";

· promuovono opportunità e contesti per favorire lo sviluppo di qualità dinamiche, per costruire la capacità di prendere decisioni in condizioni di incertezza, per far crescere la consapevolezza che la capacità di prevedere non si può distinguere dalla disponibilità ad affrontare l'imprevedibile, per educare al confronto e alla gestione dei conflitti, tra punti di vista diversi;

· rafforzano coerenze tra l'agire e il sapere, tra l'enunciazione ed il comportamento.

L'educazione ambientale deve divenire componente organica di tutte le politiche pubbliche, quelle formative ed ambientali innanzitutto. La tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e umane implicano norme e scelte semplici che definiscano una nuova cittadinanza e convivenza delle specie viventi .Va riconosciuto l'obiettivo dell'educazione ambientale di orientare l'intervento delle istituzioni e il ruolo delle comunicazioni di massa.

In ambito scolastico l'educazione ambientale non è circoscrivibile entro i confini di una nuova materia, né si può identificare con qualche contenuto preferenziale; l'educazione ambientale è interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.

L'educazione ambientale si esprime attraverso l'agire educativo e l'educare agendo.

Richiede:

· percorsi in cui capire, osservare, fare, curare, atti che coinvolgono valori, saperi, conoscenze, opinioni, emozioni, operatività, relazioni, sui quali si costruiscono proposte ed elementi di un futuro possibile; · spirito esplorativo e processi di costruzione delle conoscenze (piuttosto che la trasmissione dei saperi);

· innovazione metodologica, didattica e organizzativa, coinvolgendo tutte le agenzie della formazione, che lavorino per progetti, in una dimensione di ricerca vera e aperta, lungo percorsi trasversali, creando i presupposti per un diverso rapporto con le discipline e tra le discipline;

· modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento/apprendimento;

· cooperazione fra la scuola, le altre agenzie formative e i cittadini.

Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile per l'educazione ambientale e per il mantenere, salvaguardare e migliorare la qualità dell'ambiente:

· quale cittadino singolo e protagonista di movimenti collettivi ed associazioni;

· quale produttore di beni e di servizi, di rischi, inquinamenti e rifiuti;

· quale consumatore, di beni e servizi, di risorse esauribili in forme diseguali.

E' compito delle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, organizzare, promuovere e favorire attività di educazione ambientale, che è anche una competenza istituzionale propria e specifica da coordinare e integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e privati che svolgono attività di educazione ambientale sul territorio.

L'Italia ribadisce gli impegni internazionali per la qualificazione e il rafforzamento delle attività di educazione ambientale.


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